(ANSA) – ROMA, 02 MAR – "L’ultimo, tragico, naufragio di una barca di migranti nel Mar Mediterraneo chiama tutti a un’assunzione di responsabilità" e per governare il fenomeno delle migrazioni "occorre agire a ogni livello, a monte e a valle contemporaneamente: operare per cercare di rimuovere le cause che la generano, limitandone in questo modo la portata, e allo stesso tempo prevedere percorsi sicuri e forme adeguate di accoglienza e integrazione per le persone che decidono di lasciare il proprio Paese". E’ quanto si legge in un appello islamo-cristiano promosso dalla Fondazione Oasis del cardinale Angelo Scola. "Cristiani e musulmani sono chiamati a dare il proprio contributo in ognuno di questi ambiti, impegnandosi contro le ingiustizie e l’oppressione che sono spesso alla base della decisione di partire, contrastando le chiusure nazionalistiche ed egoistiche che impediscono l’accoglienza e condannando l’azione senza scrupoli di trafficanti di uomini e scafisti che si arricchiscono sulla pelle dei migranti", sottolinea ancora l’appello. Tra le decine di firmatari, oltre all’arcivescovo emerito di Milano, ci sono: Franco Agnesi, vicario generale della diocesi di Milano; Nader Akkad, Imam della Grande Moschea di Roma; Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia; Izzedin Elzir, Imam di Firenze; Paul Hinder, vicario apostolico emerito dell’Arabia meridionale; Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di sant’Egidio; Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii; Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia meridionale; Abu Bakr Moretta, presidente Coreis; Yahya Pallavicini, Imam della Moschea al-Wahid di Milano; Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini; Abdellah Redouane, segretario generale del Centro Islamico Culturale d’Italia; Bernhard Scholz, Presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i Popoli. (ANSA).