(ANSA) – AOSTA, 02 MAR – Il committente del discusso condominio alto 30 metri ‘The Stone’ previsto a Cervinia, la Vico srl, risponde in una nota insieme al progettista (Peluffo&Partners) alle critiche. "Vico – si legge – respinge fermamente evocati profili di ‘speculazione e avidità’, riservandosi di agire anche in sede giudiziaria a tutela della propria immagine, se necessario, e riaffermando di avere operato unicamente nell’ambito di leggi, regolamenti e piani, nonché sottoponendo alle autorità competenti le domande autorizzative proceduralmente previste". Infatti "la Soprintendenza ha autorizzato la realizzazione delle opere in progetto riservandosi di valutarne nel dettaglio, precedentemente alla fase esecutiva, i particolari costruttivi, le finiture, gli elementi decorativi ed ogni altro elemento che necessitasse di approfondimenti tecnico-progettuali". Inoltre "Vico non condivide tecnicamente le espressioni ‘grattacielo’ o ‘muro’, neppure l’assimilazione allo sviluppo di Dubai: si tratta di un condominio con un ingombro in linea con diverse unità presenti a Cervinia e nulla ha a che spartire con il profilo architettonico di una metropoli". Per confermare che "l’edificio in questione non risulta dissonante con il profilo di altezza generale di molti altri palazzi già esistenti nella cittadina" il costruttore fornisce un prospetto. Al contrario di "Zermatt o di altre località che si profilano come paesi/villaggi di montagna (Verbier, Megève) la storia dello sviluppo di Cervinia la configura piuttosto come piccola cittadina in quota, stante la tipologia degli edifici esistenti che ne saturano quasi completamente le possibilità edificatorie. Un’espansione orizzontale, qui, sarebbe inoltre sostanzialmente preclusa da limiti valanghivi e geologici". (ANSA).