Emergenza siccità, rendere permanente la cabina di regia e nominare un commissario straordinario con poteri esecutivi. Sono le due decisioni prese dalla riunione interministeriale per l’emergenza siccità presieduto dalla premier Giorgia Meloni. L’obiettivo resta contrastare l’emergenza idrica, prevenire i fenomeni di siccità e loro implicazioni, dall’agricoltura alla produzione di energia.
Il governo dunque è al lavoro per un decreto legge sull’emergenza siccità, con la figura di un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari.
“Bene il governo sulla crisi idrica – ha commentato il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana – Sono soddisfatto dell’istituzione a Palazzo Chigi di una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione. Lo stato delle riserve idriche in Lombardia, secondo Anbi Lombardia, l’associazione che riunisce i dodici consorzi di bonifica e irrigazione della regione, vede un deficit di oltre il 55 per cento rispetto alla media – ha concluso Fontana – Occorre quindi agire tempestivamente”.
Intanto per venerdì 3 marzo è convocato un vertice regionale per individuare priorità, strategie e azioni da mettere in campo per gestire la prossima stagione estiva.