(ANSA) – TEL AVIV, 26 FEB – In Israele il governo di Benyamin Netanyahu prosegue nella sua corsa alla Knesset per far approvare una serie di provvedimenti che fanno parte della controversa riforma giudiziaria contro la quale ieri in tutta Israele più di 300 mila persone (secondo gli organizzatori) sono scese in piazza in protesta. E in particolare tra i 130/160 mila solo a Tel Aviv. Mercoledì prossimo, secondo i media, è stata indetta una nuova "Giornata nazionale di lotta" contro i provvedimenti che intende coinvolgere tutto il Paese. Proprio quel giorno alla Knesset è infatti prevista l’approvazione preliminare di una legge che limita radicalmente la possibilità per la Corte Suprema di ricusare un primo ministro. Un provvedimento – secondo gli oppositori – che intende salvare Netanyahu sotto processo in Tribunale a Gerusalemme. Altro provvedimento in corsia preferenziale al Parlamento concerne la cosiddetta ‘clausola di deroga’ che consente alla Knesset con una semplice maggioranza di 61 voti (su 120) di ‘superare’ l’attuale potestà della Corte Suprema di bloccare norme che siano in contrasto con le Leggi di base del Paese. Lo stesso provvedimento tra l’altro prevede – a differenza di oggi dove si vota ‘a maggioranza’ – una unanimità di 15 giudici su 15 della Corte Suprema per bocciare una legge votata dalla Knesset. A questo si accompagna la potestà per il governo – secondo la riforma – di nomina dei giudici. (ANSA).