Stop ai treni che attraversano la città. Fermare i convogli alla stazione di Como Borghi senza arrivare a lago. Sul tema il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha lanciato l’ipotesi di un referendum comunale.
“Le barriere del passaggio a livello tagliando in due la città – ha detto il primo cittadino – E’ un grave problema. Nei giorni scorsi l’amministrazione si è interfacciata con Regione e con l’azienda che si occupa del trasporto su rotaia per risolvere la questione dei cigli non protetti nella stazione di Como Borghi e le tempistiche dei passaggi a livello, però la risposta è stata esaustiva: è tutto a norma e l’amministrazione non può intervenire”.
Poi sull’ipotesi di fermare i treni a Borghi, Rapinese ha aggiunto che “sarebbe una soluzione perché libererebbe dal traffico gli attraversamenti di via Bertinelli, piazza Verdi e della stessa Borghi, dove però è prevista la realizzazione di un sottopasso pedonale”.
Infine l’idea di lanciare una consultazione popolare sulla questione. “Sono titubante sull’idea di privare i treni dell’arrivo direttamente a lago – ha detto il sindaco – Potremmo proporre ai cittadini un referendum ”.
la città è deve essere dei pedoni, no delle auto. Sono le auto che devono essere fermate in periferia no viceversa. Como ha un ottima interconnessione treni -traghetti lacuali che non deve essere eliminata fermando i treni a Como Borghi. Ai pedoni non da fastidio aspettare qualche minuto il passaggio del treno. L’attesa da fastidio alle auto. Ma questo è, e deve essere, un disincentivo per l’utilizzo delle auto in città..
E’ un peccato togliere la possibilità ai turisti arrivare direttamente al nostro bellissimo lago.
Già 70 anni fa negli USA e in alcuni altri paesi esistevano già le sbarre automatiche a metà strada lasciando libera la via di uscita dei binari. Le sbarre si abbassano circa 1 minuto prima dell’arrivo del treno. Ho visto l’applicazione in centri urbani dove il treno passa anche a 140 chilometri l’ora e non è successo nessun incidente.
Sappiamo che noi italiani siamo indisciplinati e quindi passiamo anche con le sbarre abbassate. Ma si nota che già attualmente il treno va a passo d’uomo sul tratto Borghi – Lago, e quindi per fermare non ha necessario una certa distanza in un caso di emergenza. Se poi si ferma solo per pochi secondi prima di attraversare il passaggio a livello la sicurezza è garantita. E poi si risparmia sulle sbarre divelte.
Ma sappiamo: le soluzioni semplici non sono gradite da nostri burocrati meglio mesi di polemiche per poi fare niente. E ci sarà qualche Regio Decreto dei tempi delle carrozze a cavallo che vieta una tale soluzione.