(ANSA) – PALERMO, 23 FEB – Il ministero dell’Università e della ricerca lavora per il riconoscimento dei titoli di studio europei. Lo ha annunciato il ministro Anna Maria Bermini durante l’inaugurazione dell’anno accademico a Palermo alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Gli atenei italiani, ha detto il ministro, sono impegnati a raccogliere l’indicazione europea con per "un’offerta formativa che superi la rigidità dei corsi di studio e punti a una maggiore contaminazione tra scienza e umanità". Per questo il ministero guarda con favore all’indirizzo dei percorsi professionalizzanti rivolti ai giovani talenti, in linea con le politiche che hanno portato l’Europa a proclamare il 2022 l’anno per i giovani e il 2023 l’anno per le competenze. "Ci viene data – ha proseguito Bernini – un’opportunità di apprendimento pù flessibile e modulare che implichi competenze transdisciplinari più in linea con le necessità del mercato del lavoro". Il ministro guarda anche con favore verso tutte le iniziative che coinvolgano i giovani puntando sulla innovazione purché basata sull’etica. Centrale, in queste strategie, è l’apporto del Pnrr per abbreviare il solco tra studio e lavoro. Citando papa Giovanni Paolo II e Peppino Impastato, il giovane militante di sinistra ucciso dalla mafia, Anna Maria Bernini ha detto che il sistema universitario italiano deve essere un "incubatore di saperi" ma deve anche "educare la gente alla bellezza". (ANSA).