(ANSA) – ROMA, 22 FEB – "Fornendo armi a Kiev, l’Italia, forse contro la propria volontà (perlomeno contro la volontà di gran parte dei suoi cittadini), si fa trascinare in una contrapposizione militare, diventando parte in causa nel conflitto". Lo dice l’ambasciatore russo Sergey Razov in un’intervista all’ANSA. "In termini di prospettiva – sottolinea il diplomatico russo – rifornire il regime di Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza". (ANSA).