Parchi e aree gioco di Como bocciati dai cittadini. E’ quanto emerge da un sondaggio compilato da genitori, nonni, baby sitter, educatori, caregiver di bambini e ragazzi di età compresa tra zero e 17 anni. Quasi 500 persone in tutto che hanno partecipato all’indagine sul tema. L’iniziativa nasce da ComUnity, un gruppo informale di cittadini che ha già avviato un dialogo con l’amministrazione comunale. Le aree sotto esame sono infatti quelle pubbliche di pertinenza di Palazzo Cernezzi. E quindi i giardini a lago, il parco di via Vittorio Emanuele (dove attualmente sono in corso i lavori di riqualificazione, la cui fine è prevista per la metà di marzo). E poi ancora i giardini di piazza del Popolo, di viale Varese e di via Crispi. L’area verde di Villa Olmo. I partecipanti al sondaggio hanno dichiarato di frequentare anche i giardini di via Anzani e via Leoni e quelli di Tavernola e Sagnino.
I risultati del sondaggio
Il 71% degli intervistati si dichiara molto insoddisfatto o insoddisfatto della propria esperienza negli spazi comaschi. In particolare l’insoddisfazione deriva dalla manutenzione delle strutture e della pulizia. Il 98% dei genitori ha risposto che vorrebbe altre aree gioco (ad esempio luoghi polifunzionali interni o esterni) per i propri figli. Infine, dalle domande aperte, emerge una forte richiesta di parchi adatti alla fase adolescenziale (come campi da basket, calcetto, o polivalenti, pista ciclabile o per monopattini e il tanto atteso skatepark per il quale sono stati compiuti passi in avanti).
Quel che emerge dal sondaggio è che Como – al momento – non ha un’offerta adeguata. ComUnity conta circa 90 famiglie residenti in città che stanno pensando di costituire un’associazione. “Così da poter collaborare in modo concreto con altre realtà del territorio per realizzare aree gioco e di aggregazione per i nostri figli” spiega Giulia Erickson che fa parte del gruppo.