(ANSA) – LONDRA, 22 FEB – Un serrato botta e risposta durante l’odierno Queston Time alla Camera dei Comuni tra il premier conservatore Rishi Sunak, impegnato nei colloqui con l’Ue per arrivare a un accordo sulla modifica del Protocollo per l’Irlanda del Nord, e il leader dell’opposizione laburista Sir Keir Starmer, che ha chiesto chiarimenti sulla linea seguita dal governo rispetto all’intesa post-Brexit. "L’accordo che sta negoziando prevedrà che l’Irlanda del Nord segua alcune leggi dell’Ue?", ha esordito Starmer. Il primo ministro di fronte a questa e ad altre richieste di dettagli sulle trattative ha evitato di approfondire, affermando che sono in corso "intense discussioni" tra Londra e Bruxelles per "trovare un accordo soddisfacente". E ha assicurato: "Continuerò a lottare finchè non ci sarà un’intesa". Ma il leader laburista ha rilanciato, sottolineando le divisioni all’interno del partito di maggioranza, emerse negli ultimi giorni con le critiche degli esponenti brexiteer alla linea pragmatica di Sunak. "Sarà onesto con loro sul ruolo che dovrà avere la Corte di giustizia europea in Irlanda del Nord?", ha domandato in merito Starmer. Da giorni infatti si parla sui media del Regno Unito del fatto che Londra cederebbe sul mantenimento di un qualche ruolo della corte europea quale arbitro ultimo di eventuali contenziosi. Il premier Tory ha di nuovo sottolineato l’importanza di raggiungere un’intesa con Bruxelles e accusato Starmer di avere una posizione filo-Ue e non invece concentrata sulla difesa degli interessi britannici. Il primo ministro ha inoltre promesso che il Parlamento voterà sull’accordo di modifica. Nel dibattito ai Comuni è intervenuto anche Sir Jeffrey Donaldson, leader degli unionisti nordirlandesi del Dup, che chiedono con forza una modica del Protocollo prima di formare a Belfast un governo di unità nazionale coi repubblicani dello Sinn Fein come previsto dagli Accordi di Pace del Venerdi Santo. La priorità per il suo schieramento è "garantire il posto dell’Irlanda del Nord" nel Regno e che non ci sia l’imposizione di leggi europee "senza un controllo democratico". (ANSA).