Canturina bis, sulla realizzazione del nuovo collegamento tra Como e Mariano, la politica si divide. Mentre il centrosinistra, in particolare il Pd, è critico per l’impatto ambientale che l’opera potrebbe avere, il centrodestra, in particolare la Lega, espressione dell’amministrazione uscente e riconfermata in Regione, difende l’infrastruttura.
“La soluzione B “Gronda” individuata tra le alternative progettuali – spiega il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – sta creando diversi malumori. Prevede infatti delle modifiche a un tracciato che già era stato recepito dal Comune di Figino Serenza e dal Parco delle Groane. L’opera, come è stato ribadito, sarà interrata, ma comunque avrà degli sbocchi in superficie, prevedrà delle uscite, delle corsie di emergenza. E i lavori andranno a modificare il suolo, avranno un impatto sull’ambiente. Di fronte al parere negativo dato proprio dal Parco delle Groane – dice Orsenigo – la politica deve fare una riflessione. Chiediamo di tornare al tracciato originale, che non comprende il tratto di Mariano. Si tratta di un’opera che serve a Cantù – conclude il consigliere dem – Il problema è come la facciamo, andando a insistere un terreno che ancora non è stato intaccato”.
“Il tracciato attuale è stato condiviso da tutte le amministrazioni coinvolte, Cantù, Figino Serenza, Carimate e Mariano – interviene Fabrizio Turba, consigliere regionale uscente della Lega, che nel corso dell’ultimo mandato ha seguito la questione – Quello originale è naufragato a causa dei risultati delle analisi tecniche a Cantù, che hanno evidenziato come il suolo non fosse idoneo a un’opera di questo genere. Tranne alcuni svincoli che usciranno a raso, il passaggio nel parco delle Groane è tutto interrato. La galleria artificiale verrà realizzata con nuove tecnologie, che permetteranno di non sconvolgere l’assetto del suolo. È anche prevista la ri-piantumazione degli alberi. Il grande impatto ambientale di cui si parla non esiste – sottolinea Turba – C’è sempre il partito del no a prescindere, ma questa è un’opera che gli imprenditori del distretto del legno-arredo e i cittadini attendono da 25 anni. Se si passa a qualsiasi ora sulla via Milano a Cantù è un disastro. E stare in coda porta inquinamento. Così come impiegare un’ora per percorrere il tratto tra Cantù e Mariano è diventato insostenibile. La vivibilità di alcuni territori – conclude Turba – passa anche da questo”.