Cinque giorni di prognosi per una guardai del servizio di vigilanza dell’Asst Lariana, colpita alla testa con calci e pugni da un paziente. Un uomo con problemi di natura psichica che era stato portato al pronto soccorso al Sant’Anna e ha poi dato in escandescenze. L’ennesimo episodio di aggressione al personale dell’ospedale, solo pochi giorni dopo un precedente caso.
Gli agenti della vigilanza sono intervenuti ieri al pronto soccorso del Sant’Anna per un paziente, accompagnato dalla mamma, che ha cominciato ad agitarsi. L’uomo, che sembra avesse problemi psichici, è stato accompagnato a fatica in sala visita. Qui avrebbe dato in escandescenze e aggredito la mamma. Le guardie interne dell’ospedale lo hanno bloccato, ma nella colluttazione un agente è stato colpito alla testa con calci e pugni e ha avuto bisogno di essere medicato. Ha una prognosi di cinque giorni. In supporto alle guardie sono intervenuti anche i poliziotti della questura di Como.
Il paziente è stato trasferito in psichiatria. E’ stato poi richiesto nuovamente l’intervento delle guardie perché l’uomo ha creato problemi anche in reparto.
“È accaduto ancora una volta, l’ennesima aggressione al personale ospedaliero – sottolinea il segretario generale della Uil Fpl del Lario e Brianza Massimo Coppia – Vicinanza e solidarietà agli operatori coinvolti, ma vogliamo evidenziare anche il problema delle troppe aggressioni verbali agli operatori, ad esempio alle casse. Personale vessato, insultato e minacciato”. “E’ un problema di cui si parla meno – aggiunge Coppia – ma altamente e egualmente pericoloso. Non dobbiamo abbassare l’attenzione. Chiediamo la convocazione del tavolo della sicurezza con tutti gli attori istituzionali. Siamo preoccupati e proponiamo un percorso comune, per meglio gestire il fenomeno”.