Regionali in Lombardia, è resa dei conti in Fratelli d’Italia. Sotto la lente d’ingrandimento il risultato comasco con la vittoria di Anna Dotti, sindaco di Argegno, eletta consigliere regionale con 3.422 voti a scapito del superfavorito Stefano Molinari, coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni ed ex assessore del Comune di Como, che ha totalizzato 2.903 consensi. Molinari resta dunque fuori dal consiglio regionale a causa della presunta concorrenza interna e dell’appoggio a Dotti di un’ala del partito circoscritta sicuramente al consigliere comunale di Como Lorenzo Cantaluppi e con probabilità anche al consigliere comunale Antonio Tufano e al sindaco di Rovellasca, Sergio Zauli.
“Proprio il fatto di essere stato il favorito mi ha invece danneggiato”, ha commentato Molinari. “Ora lavoreremo per strutturarci meglio a partire dalla dirigenza – aggiunge – Sottolineo comunque il fatto che le 2900 preferenze ottenute sono un ottimo risultato poi è purtroppo chiaro che in una competizione c’è chi perde e chi vince. Dotti sicuramente complice una serie di situazioni favorevoli è riuscita a vincere”.
Molinari – durante la campagna elettorale – era considerato tra gli eletti sicuri. “Dal partito non sono state date indicazioni – ha detto ancora Molinari – Siamo partiti tutti uguali. Mi sono autosospeso da coordinatore per questa parentesi elettorale. Poi ognuno ha fatto le sue scelte”. Secondo Molinari a pesare sono state soprattutto le schede del lago. “La differenza è che il lago ha una particolarità – dice – E’ molto territoriale, i cittadini vanno a votare e indicano le preferenze. L’esito del lago ha fatto la differenza tra me e Dotti”.
Infine conclude: “E’ stato un anno impegnativo sotto il profilo personale – riferendosi alla rinuncia alla candidatura a sindaco di Como e successivamente il mancato seggio alle elezioni politiche a causa della posizione nella lista – Resto un uomo di partito e accetto le regole del gioco”.