Sciopero e presidio a oltranza alla Nonwovens di Mozzate. Nell’ultimo incontro con i rappresentanti sindacali, la società ha confermato la procedura di licenziamento per 57 lavoratori. Oggi è stata convocata l’assemblea dei dipendenti, che ha deciso di proseguire nella protesta in attesa di risposte dall’azienda. Un nuovo confronto è fissato per il 23 febbraio prossimo.
“Le risposte che si aspettavano i lavoratori non sono arrivate e la decisione è dunque di proseguire con lo sciopero – spiega Antonio Monsurrò, segretario della Femca Cisl dei Laghi – Abbiamo chiesto di ricollocare i lavoratori nell’altra sede italiana dell’azienda e di aprire una procedura di cassa integrazione straordinaria per avere un respiro più ampio. Speriamo nell’incontro di settimana prossima di poter entrare nel merito della discussione sulle nostre proposte”.
Lo stabilimento di Mozzate è specializzato nella produzione e vendita di rotoli di tessuto non tessuto per la realizzazione di salviette. La volontà dell’azienda è di interrompere la produzione, che al momento è ferma, entro l’estate. Dei 92 lavoratori totali, rimarranno in servizio solo i dipendenti dei reparti amministrativo e commerciale. I lavoratori dell’azienda di Mozzate sono in sciopero dal 22 gennaio scorso.
Domani, alle 17.30, i consiglieri regionali del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino e Angelo Orsenigo, saranno in visita allo stabilimento di Mozzate. Incontreranno i dipendenti a rischio licenziamento nel presidio davanti all’azienda.