(ANSAMed) – BEIRUT, 14 FEB – Centinaia di persone hanno partecipato oggi a Beirut, in Libano, alla commemorazione dell’ex premier libanese Rafiq Hariri, ucciso 18 anni fa in un attentato dinamitardo per cui la giustizia internazionale ha incriminato e condannato membri del movimento armato filo-iraniano Hezbollah. Alla cerimonia, svoltasi nella centrale Piazza dei Martiri, nei pressi del mausoleo dedicato a Hariri e alle altre 21 vittime dell’attentato di San Valentino del 2005 a Beirut, era presente l’ex premier Saad Hariri, figlio ed erede politico del padre. Saad Hariri, ritiratosi dalla politica più di un anno fa dopo aver ricoperto più volte il ruolo di capo del governo, vive stabilmente all’estero. Ma è tornato in via eccezionale e in forma privata a Beirut per ricordare il "martirio" del padre. Quest’ultimo è stato premier del Libano dal 1992 fino al 2004, con alcune parentesi istituzionali. Hariri padre è ricordato, tra l’altro, come uno dei fautori degli accordi di pace del 1990 per metter fine alla guerra civile libanese (1975-90). Il Tribunale speciale del Libano (Tsl), creato su impulso della comunità occidentale anti-iraniana, ha concluso il suo lavoro dopo aver pronunciato la condanna definitiva, in contumacia, per alti esponenti degli Hezbollah libanesi, accusati di aver ucciso Hariri nel contesto dello scontro politico regionale, scoppiato nel 2004, tra forze libanesi e straniere vicine all’Iran e alla Siria da una parte, e dall’altra quelle occidentali, capeggiate da Francia e Stati Uniti e che all’epoca sostenevano Hariri padre. (ANSAMed).