La Lega è il primo partito di Como, unica provincia lombarda – insieme con Sondrio – dove il partito di Matteo Salvini batte quello di Giorgia Meloni.
Sicuramente il “fattore Fermi” – quasi 14mila preferenze personali per l’esponente comasco della Lega – è stato determinante per il risultato del Carroccio, ma il derby del centrodestra si è giocato sul filo del voto.
Alla fine ha vinto la Lega per un pugno schede: 24,1% contro 23,97%. In termini assoluti, 218 voti su oltre 42mila. Più del triplo rispetto a Forza Italia, che si è fermata al 7,22%, con 12.671 voti. Segue – ad appena 1.500 schede di distanza – una delle sorprese di queste elezioni, la lista Lombardia Ideale Fontana Presidente, che ha raccolto un forte consenso ed è riuscita anche a esprimere un consigliere comasco.
Nella coalizione di centrosinistra, il Partito Democratico ha preso in provincia di Como poco meno di 30mila voti, pari al 16,8%. La lista a sostegno di Majorino – 3,6% – ha staccato sia Movimento 5 Stelle (3,24%) sia Alleanza Verdi Sinistra (2,57%).
Da segnalare, poi, il tonfo del terzo polo. Letizia Moratti ha preso in provincia di Como il 10,24%, una percentuale probabilmente più bassa rispetto sia ai sondaggi, sia alle ambizioni. Ma il dato politico ancora più eclatante sta all’interno della coalizione a sostegno di Moratti: la lista civica ha superato ampiamente i voti di Italia Viva e Azione. L’agglomerato Renzi-Calenda, sul Lario – ma non solo – ha decisamente fallito.
Infine, la quarta candidata, Mara Ghidorzi di Unione Popolare, ha raccolto in provincia di Como l’1,33% dei consensi.
Nella città di Como, invece, Fratelli d’Italia è il primo partito. Segue a pochissima distanza il Partito Democratico. Più staccata la Lega.
QUI TUTTI I CONSIGLIERI ELETTI IN PROVINCIA DI COMO E IN LOMBARDIA