Elezioni regionali, le reazioni degli sconfitti. “Il risultato è netto e inequivocabile: una vittoria del centrodestra”. Così Pierfrancesco Majorino, candidato presidente per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. In un rapido punto stampa ha commentato i numeri ed è tornato a parlare del dato preoccupante dell’astensionismo sottolineando però: “Non è un alibi perché siamo di fronte a un’affermazione molto chiara”. E poi ancora analizzando i risultati. “Non aver avuto un leader di partito a livello nazionale non ci ha aiutato, rimane il rammarico di aver presentato il candidato due mesi prima del voto”. E non è mancata una stoccata al Terzo polo “rifletta sulla scelta che ha portato a sostenere Letizia Moratti”.
“La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile – ha scritto sui social il leader di Azione, Carlo Calenda – vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi”. Ha precisato.
Mara Ghidorzi, candidata di Unione Popolare, parte dal crollo dell’affluenza. “E’ un dato che dovrebbe spingere tutta la politica a interrogarsi e a riflettere” ha detto. “Non si è più in grado di intercettare i bisogni della gente reale”. Rispetto a quanto è emerso dalle urne aggiunge: “Noi stiamo crescendo, siamo una forza molto piccola e molto giovane, siamo nati a luglio e avere avuto solo un mese per fare campagna elettorale è stato troppo poco. Leggo comunque un segnale incoraggiante – conclude – ed è la conferma che serve costruire una forza politica che si ponga come alternativa”.