(ANSA) – ROMA, 12 FEB – "Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin è arrivato alla prigione in elicottero tra agosto e settembre. Avevo ancora 10 anni di carcere da scontare per omicidio colposo. Ho pensato che sei mesi a combattere in Ucraina fossero meglio dei 10 o 11 anni che avrei dovuto passare in prigione". E’ il racconto fatto alla Cnn di uno dei due ex mercenari catturati dall’esercito ucraino alla fine del 2022, reclutati nel gruppo paramilitare del cosiddetto ‘cuoco di Putin’, per i suoi trascorsi nella ristorazione ai tempi in cui il presidente russo era vicesindaco a San Pietroburgo. I due combattenti ed ex detenuti hanno raccontato di perdite orribili in assalti "a prima ondata": Un giorno "eravamo in 90. Sessanta sono morti in un primo assalto, uccisi dai colpi di mortaio. Alcuni sono rimasti feriti, ma non si poteva prestare soccorso", ha raccontato uno di loro, "se un gruppo non ha successo, ne viene inviato subito un altro. Le vittime si accumulavano a decine". L’altro combattente riferisce di aver fatto parte di un attacco durato cinque giorni, attraverso una foresta vicino alla città di Lysychansk, al confine tra Lugansk e Donetsk: "I primi passi nella foresta sono stati difficili per le mine. Su 10 ragazzi, sette sono stati uccisi immediatamente. Sono stato lì per cinque giorni, con persone che morivano accanto a me, pregando Dio, chiedendo acqua. Pensavo di poter abbassare l’arma ma il combattimento ricominciava 10 minuti dopo, non c’era nessuna emozione, solo un’ondata dopo l’altra. Quattrocento combattenti Wagner sono stati portati lì, e poi sempre di più, in continuazione". Secondo le stime dei servizi segreti occidentali e dei gruppi di difesa delle carceri, sono stati reclutati tra i 40.000 e i 50.000 uomini. (ANSA).