In Sicilia, campagne sott’acqua, neve anche a bassa quota, serre danneggiate, alberi abbattuti e raccolta degli ortaggi e degli agrumi bloccata. Sul Lario invece, freddo, sole e siccità. La stagione invernale 2022-2023 continua a preoccupare per i pochi fiocchi bianchi, la scarsità di piogge e perché il bilancio delle riserve idriche è già negativo.
L’Italia disegnata da Coldiretti è spaccata in due. Il sud sott’acqua ed il nord che fa i conti con terreni già aridi e laghi in secca. E questo dopo un 2022 in cui nel settentrione si è registrata la caduta del 40% di precipitazioni in meno. Al Ponte della Becca (in provincia di Pavia) il fiume Po si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico. Le rive appaiono spiagge di sabbia mentre i grandi laghi hanno percentuali di riempimento scarse. Il Lago di Como è al 20,6%, il lago d’Iseo al 15,7%. Il lago di Garda al 35% e il lago maggiore al 37%.
L’esperto, Paolo Corazzon precisa: “Stiamo assistendo a una stagione anomala soprattutto se si pensa che è il secondo anno consecutivo all’insegna di precipitazioni ridotte”. E per almeno altri 10 giorni, secondo il meteorologo non scenderà dal cielo né acqua né neve. L’alta pressione abbasserà così la colonnina di mercurio ma non darà tregua alla secca del Lario.