(ANSA) – PARIGI, 10 FEB – "E’ quasi un anno che dura. I crimini sanguinari del regime russo sono sempre più atroci. Tutta la comunità internazionale deve unirsi contro il regime": lo dice la giornalista ‘no war’ Marina Ovsiannikova, rispondendo ai colleghi francesi e internazionali presso la sede di Reporters sans Frontières (Rsf) a Parigi, dopo la sua fuga rocambolesca dalla Russia. La donna, che rischiava 10 anni di carcere nel suo Paese per aver brandito un cartello ‘No war’ in prima serata durante il tg della tv russa, è riuscita a fuggire nell’Unione europea grazie all’aiuto di Rsf. Parlando per la prima volta dopo la sua fuga, lo scorso ottobre, la giornalista ha affermato che oggi "tutta la Russia si trova in una bolla di propaganda. Non c’è alcun media indipendente. Solo con una connessione Vpn si può accedere alla vera informazione. Molti russi capiscono ovviamente quello che accade, ma non protestano per paura. Il potere è come una piovra, le forze di sicurezza agiscono in modo preventivo appena c’è qualcuno che prova ad alzare la testa". (ANSA).