Chi ha perso 50mila euro, chi addirittura mezzo milione e più. Risparmi accumulati in una vita, frutto del lavoro di una o più generazioni, spariti in pochi click.
Sono solo alcune delle denunce seguite dalla polizia di Como, sezione operativa Sicurezza Cibernetica. Il tema delle truffe informatiche è purtroppo sempre attuale. L’amo viene spesso lanciato al telefono: una chiamata sul cellulare, un’addetta che spiega di aver fatto fortuna con le criptovalute.
Una voce che diventa amica, che cerca – e spesso trova – un’empatia con la vittima. E’ questo il trucco per convincere il malcapitato a fidarsi. Il secondo amo è un piccolo investimento di prova: cento, duecento euro piazzati su una piattaforma fasulla, che in poco tempo raddoppiano. Ovviamente non è vero, basta un click per simulare un guadagno, ma la truffa è ben orchestrata spesso basta questo piccolo ritorno immediato per convincere la vittima a versare più soldi. La liquidazione, i risparmi di una vita. I truffatori si inventano poi altre fandonie per spillare altro denaro: tasse da pagare sul presunto (ma inesistente) guadagno, commissioni di uscita. E quando il malcapitato, intuita la fregatura, cerca di riprendersi il denaro, è troppo tardi. I soldi non ci sono più. L’ultima mossa è andare in questura e sporgere denuncia.
Le vittime non hanno sesso, età o condizione socioeconomica: cade nella trappola lo studente con pochi soldi, così come il pensionato con risparmi considerevoli. La prevenzione resta l’arma più efficace: declinare le offerte al telefono di chi promette forti guadagni, sfruttando impropriamente i nomi di grandi colossi del commercio o altri marchi che, ovviamente, sono all’oscuro di questo meccanismo.
RETE, GIOVANI E SICUREZZA
La polizia incontra i cittadini per informare sui rischi e i pericoli della rete. Un incontro aperto a tutti e a ingresso libero organizzato dall’Istituto Comprensivo di Valmorea, in programma questa sera alle 20.30 nel teatro dell’oratorio di Cagno. Le famiglie ascolteranno i consigli e le indicazioni dell’ispettore capo Nicola Pagani, che guida la sezione operativa Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Como. In particolare, la serata è centrata sul tema del cyberbullismo e dei pericoli dei social e della rete. Appuntamento quindi stasera, venerdì 10 febbraio, al teatro di Cagno alle 20.30.