Un 2022 positivo con uno sguardo prudente verso il futuro. E’ quello che emerge dall’indagine congiunturale delle attività manifatturiere in Ticino, elaborato dall’Ufficio di statistica a gennaio 2023.
“I sentimenti relativi all’ultimo trimestre – si legge nel report – raccontano di un miglioramento della situazione degli affari in Ticino e in tutta la Svizzera”. Un sentimento che, però, non si ritrova in tutti gli indicatori. Nonostante il miglioramento del clima economico oltreconfine, meta lavorativa quotidiana per migliaia di frontalieri comaschi, sono sempre di più gli imprenditori che reputano insufficiente il volume degli ordini. La situazione, come emerge dall’indagine, sarebbe peggiore tra le aziende attive prevalentemente sul mercato estero. A preoccupare sono soprattutto i prossimi tre mesi, in modo particolare in Ticino, dove si confermano in maggioranza gli imprenditori che si attendono un inizio 2023 difficoltoso e che prevedono un calo degli ordini.
Una situazione che si riflette sugli indicatori cantonali relativi ai livelli di occupazione: quelli attuali sono ritenuti insufficienti dalla maggioranza delle aziende. Tuttavia per i prossimi tre mesi diminuiscono gli imprenditori che esprimono la possibilità effettiva di un aumento dei dipendenti.