Tac ed endoscopia per le mummie del museo civico di Erba. Testa, mano e piede sono state sottoposte ad analisi dettagliate al centro diagnostico Gemini Rx di Travagliato, nel Bresciano. Le immagini tridimensionali e gli altri dati raccolti permetteranno, nel giro di qualche settimana, di scoprire informazioni utili per ricostruire l’identità e la vita di questi “pazienti” del passato.
La Tac è stata effettuata dall’équipe multidisciplinare formata da Chantal Milani, antropologa forense, Francesca Motta, osteoarcheologa e dal team di radiologia della Gemini. Le immagini hanno permesso ai ricercatori di fare le prime riflessioni, ma ci vorrà qualche settimana di studio prima di poter tracciare il profilo antropologico, scoprire la loro identità, l’età, il sesso, raccogliere informazioni di carattere egittologico e scoprire dettagli sulla vita e sulla morte degli individui.
E’ toccato poi a Pasquale Capaccio, professore associato di otorinolaringoiatria dll’Università degli Studi di Milano effettuare l’endoscopia. Dalle immagini tridimensionali, gli specialisti sono passati all’analisi dell’interno della testa della mummia. Sono state scattate foto ed effettuati prelievi che saranno sottoposti ad analisi chimiche e fisiche.
La prossima tappa del progetto sarà il restauro, previsto per il mese di marzo, prima di una nuova esposizione al pubblico.
Il progetto: “L’Egitto ad Erba. Le mummie del Museo Civico raccontano” prevede lo studio, la conservazione e il restauro dei reperti della collezione egizia, in particolare i reperti organici: una testa di mummia, una mano e un piede di mummia.