(ANSA) – MILANO, 05 FEB – "Come tutti i casi di questo genere, continuiamo il monitoraggio con la massima attenzione". Così il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa, su Alfredo Cospito, l’esponente della Fai che da lunedì scorso al centro clinico del carcere milanese di Opera e che sta portando avanti da 109 giorni lo sciopero della fame, di recente inasprito dal rifiuto di assumere integratori, per protestare contro il 41 bis. Qualora le sue condizioni fisiche dovessero peggiorare e diventare incompatibili con la detenzione, verrà trasferito nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo. Da quanto si è saputo, nei giorni scorsi, gli sono stati restituiti i libri e gli scritti che aveva con sè quando è arrivato dal penitenziario di Sassari e che sono stati sottoposti a controllo al momento del suo ingresso nell’istituto milanese. Quanto alle ore di socialità previste dalle norme, il 55enne le sta trascorrendo assieme a tre esponenti della criminalità organizzata che come lui sono sottoposti al regime di carcere duro e si trovano in cella nel padiglione Servizio Assistenza Integrata. Invece a cause della sua salute compromessa non può uscire dalla struttura per fare una passeggiata all’esterno e prendere una boccata d’aria. (ANSA).