Chiusura nido di Albate, convocata l’assemblea pubblica per lunedì 6 febbraio alle 9 in sala Stemmi in comune a Como. A pochi giochi giorni dalla riunione però non si placano le polemiche per la scelta dell’orario della convocazione.
Delusi i genitori dei bambini che frequentano il nido di Albate. “Purtroppo lunedì saremo in pochi, non tutti possono chiedere permessi al lavoro – spiegano – Inoltre l’orario avrebbe dovuto incentivare la partecipazione ed essere aperto a tutti visto che l’assemblea è rivolta alla cittadinanza”. Poi i genitori aggiungono: “Noi abbiamo chiesto due volte lo spostamento dell’orario al tardo pomeriggio e il Comune ha risposto che l’orario è stato fissato tenendo conto della disponibilità dell’assessore alle Politiche educative – e concludono – Nulla dunque è stato fatto per venirci incontro. Dispiace che lunedì molti genitori non potranno essere presenti”.
Nei giorni scorsi a parlare di “beffa per le famiglie” erano stati i consiglieri comunali di Pd e Svolta Civica che avevano attaccano duramente l’amministrazione cittadina per la scelta di convocare l’assemblea alle 9 di lunedì.
Al centro della questione il trasferimento dei bambini della struttura di Albate a causa della chiusura del plesso dalla prossima estate per tre anni. L’edificio sarà interessato da lavori di riqualificazione e ampliamento con la creazione di un polo dell’infanzia che comprenderà anche una scuola materna. I piccoli alunni, su proposta dell’amministrazione comunale, dovrebbero essere trasferiti nell’asilo di via Giussani. Le famiglie, invece, avevano proposto l’utilizzo dell’immobile dell’ex nido “Nuvoletta” di via Varesina a Camerlata. Ma, secondo il sindaco Alessandro Rapinese, le spese per la riapertura dell’edificio ad uso di pochi bambini sarebbero troppo elevate.