In Lombardia manca il 44% dell’acqua che normalmente è disponibile in questo periodo: le riserve idriche regionali sono ancora ai minimi storici. Lo rilevano i dati raccolti da Arpa Lombardia aggiornati al 2 febbraio.
Anche il livello del Lago di Como continua la sua discesa. Secondo i dati riportati sul sito degli Enti regolatori dei grandi laghi, il Lario raggiunge oggi quota – 5,8 centimetri, a fronte dei – 4,1 centimetri della scorsa settimana. La tendenza è alla stabilità, ma il livello di riempimento è diminuito ancora e si attesta al 20% e l’afflusso risulta non rilevabile. Questo non fa sperare in un miglioramento imminente.
Siamo soltanto a inizio 2023 e la situazione risulta uguale, se non peggiore, a quella dello scorso anno. L’allarme in vista dell’estate è già arrivato da più parti.
“È necessario – spiega l’assessore regionale a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse energetiche, Massimo Sertori – che tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione dell’acqua si coordinino per trattenere tutta la risorsa possibile in vista della prossima stagione irrigua. Ho chiesto ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia e agli Enti Regolatori dei laghi di adottare da subito ogni misura finalizzata all’accumulo di acqua e alla massima riduzione delle erogazioni, fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche situate lungo i fiumi emissari. Confido sul senso di responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati – conclude l’assessore – Bisogna salvare la prossima stagione irrigua”.