Sabato 4 febbraio prende il via il progetto “L’Egitto ad Erba. Le mummie del Museo Civico raccontano”, a cura del Mummy Project e del Museo Civico di Erba per lo studio, la conservazione e la valorizzazione della collezione egizia erbese.
Il progetto presentato nelle giornate dell’1 e 2 ottobre 2022, nella sede del Museo, a Villa Ceriani, in via Ugo Foscolo 23, con una conferenza a più voci, laboratori ludico didattici per bimbi e bimbe, incontri e visita guidata per genitori e parenti.
Ora si inizia affrontando analisi volte alla comprensione delle mummie, sia dal punto di vista egittologico, che antropologico e conservativo. Seguirà il restauro per garantire loro l’eternità e prepararle alla futura nuova esposizione.
Protagoniste le mummie. In particolare una testa, una mano e un piede. Grazie alle ricerche che si effettueranno, si potrà scoprire un po’ della storia. Identità, età, sesso. Forniranno preziose informazioni sulle tecniche di imbalsamazione e sugli ingredienti usati.
L’équipe del Mummy Project che effettuerà lo studio vanta un’esperienza quindicinale nel campo della ricerca sulle mummie.
Gli esami effettuati sulle mummie
Le mummie saranno sottoposte a specifiche indagini: TAC, endoscopia e successivamente ad analisi chimiche e fisiche. In futuro, si potranno restituire le sembianze alla testa di mummia con una ricostruzione forense del volto.
Il primo passo del progetto: la TAC sarà effettuata presso una delle strutture di eccellenza del ramo diagnostico, la Gemini Rx di Travagliato (Brescia). Le scansioni della TAC generano immagini 3D che consentono di esaminare molto bene i reperti, nei loro più piccoli dettagli, manipolandoli come se li avesse in mano. Si possono creare dei modelli 3D ed effettuare autopsie virtuali, senza quindi toccare e danneggiare le mummie.
Il secondo passo del progetto: l’endoscopia laparoscopica. Uno strumento sofisticato, costituito da un sottile tubo dotato di pinze e telecamera. Permetterà di prelevare campioni di ossa, materiali organici e inorganici e bende. Al tempo stesso sarà possibile vedere con i propri occhi dentro la mummia, effettuare filmati e scattare fotografie, passando dalla visione 3D virtuale della TAC, tomografia computerizzata, alla visione diretta. L’esame non comporta rischi per la mummia, che a breve si sottoporrà a restauro.
Terzo passo: i prelievi. Utili per le analisi chimiche e fisiche. Sofisticate analisi sui frammenti prelevati permetteranno di scoprire numerose informazioni sullo stato di conservazione delle mummie, sulla datazione, sulle sostanze usate durante la mummificazione.
Quarto passo: le analisi. I campioni raccolti saranno portati ai rispettivi laboratori per essere analizzati. Ci vorranno alcuni mesi. Nel frattempo l’équipe lavorerà sulle immagini raccolte durante la TC e l’endoscopia per ricostruire la storia degli individui mummificati.