“Dal Covid in avanti i letti dei reparti internistici sono sempre stati pieni”. E’ chiaro il direttore sanitario dell’ospedale Valduce di Como, Riccardo Bertoletti, nell’illustrare la situazione degli ultimi anni del presidio di via Dante.
Una situazione di emergenza continua dal 2020, senza una reale tregua. E nono solo a causa del virus. “I letti dei reparti internistici, una ottantina in tutto, sono sempre stati occupati”. Precisa Bertoletti. “Con la conseguenza che chi arriva in pronto soccorso a volte resta lì finchè non si libera un posto o finchè non avviene il trasferimento in un altro ospedale.” E anche ora che i pazienti Covid sono in diminuzione, l’influenza ha inferto un ulteriore colpo. “Come in passato questi mesi sono complessi. Speriamo sia la coda ma ancora oggi trovare un letto libero è complicato”. Aggiunge il direttore sanitario. “I pazienti ricoverati sono quasi tutti anziani o fragili – dice – con più patologie per i quali l’influenza innesca uno scompenso a catena e affatica gli organi. Si tratta quindi di ricoveri lunghi che rallentano le dimissioni”. “La riforma che mette al centro i malati cronici, con una sorveglianza che impedisca il riacutizzarsi delle patologie, – chiude Bertoletti – non si muove con la velocità con cui progredisce la curva epidemiologica e demografica”.
Intanto al presidio di via Dante per aiutare pazienti e personale del pronto soccorso partirà dal 1° febbraio la collaborazione con l’associazione A.Ma.Te con i volontari che saranno presenti nel reparto di emergenza e urgenza per dare sostegno e supporto.