Scuola. Abolire i voti sotto il 4 per evitare di umiliare gli studenti. Stipendi diversi tra i docenti del Nord e del Sud Italia. Due proposte, divisive, che stanno facendo discutere l’Italia intera.
Abolire i voti bassi
Dall’Alto Adige arriva la proposta di non assegnare voti sotto il 4. C’è chi ritiene che “mortificano” e non “valutano”. Di contro c’è chi sostiene che il valore educativo non si determina togliendo le valutazioni negative. In Lombardia interviene nel dibattito il presidente regionale dell’associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola Matteo Loria. “Bisogna partire da un presupposto – dice – il numero è un misuratore di prestazione. Il voto non è mai dato alla persona ma ad un compito in classe o a un’interrogazione. Ci si dovrebbe soffermare di più sulle modalità complessive di valutazione che sul singolo indicatore che viene dato allo studente”. Qui l’intervento integrale a Etg+Today.
Stipendi diversi per i docenti
Ma c’è anche un’altra ipotesi che ha innescato nelle scorse ore reazioni diverse. La possibilità di differenziare gli stipendi dei docenti tra nord e Sud Italia sulla base del carovita. La discussione si è accesa sul fronte politico e sindacale. All’interno della scuola lombarda si aprono diverse considerazioni, una riguarda la carenza di professori. “da presidente regionale devo dirle che sono favorevole”. Aggiunge Loria. “Perchè constatiamo che le carenze di posti sono al Nord mentre la disponibilità a ricoprire questi ruoli arriva dal Sud. Il pensiero di dover affrontare una trasferta e un trasferimento con un incentivo anche economico potremmo garantire una stabilità e una continuità didattica indispensabile all’interno della scuola”.