(ANSA) – ROMA, 27 GEN – Un profondo dramma personale. Ci sarebbe questo dietro la decisione di Stefano Sparti, figlio di Massimo, ex Banda della Magliana e grande accusatore di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro per la strage alla stazione di Bologna del 1980, di togliersi la vita lanciandosi da un edificio di 14 piani a Roma, nel quartiere Tor Bella Monaca. Il 53 enne è stato trovato privo di vita ieri mattina dalla polizia nel cortile della sua abitazione in largo Ferruccio Mengaroni. Nella tasca dei pantaloni gli inquirenti hanno rinvenuto le chiavi di casa. Il pm Francesco Cascini, come da prassi, ha avviato un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio disponendo l’autopsia ma al momento l’unica pista seguita è quella del gesto volontario legato a vicende personali gravi. Sparti nel dicembre del 2018 era stato ascoltato nel corso del processo davanti alla Corte d’Assise di Bologna nell’ambito del processo all’ex Nar Gilberto Cavallini accusato di concorso nella strage della stazione e poi condannato all’ergastolo. (ANSA).