La questione del mancato rinnovo dell’accordo sullo smart working per i frontalieri approderà martedì primo febbraio in Senato. Sarà discusso l’ordine del giorno del Movimento5Stelle che chiede di prolungare l’intesa. La prima firma è del senatore Bruno Marton. La proroga viene indicata come “indispensabile per l’economia, l’ambiente e la qualità della vita”.
Italia e Svizzera non hanno rinnovato l’accordo amichevole sottoscritto nel 2020 che garantiva la possibilità di ricorrere allo smart working per i frontalieri. L’intesa scadrà alla fine del mese di gennaio.
“Questa è l’occasione per chiedere l’impegno del governo sulla proroga delle regole dello smart working per i lavoratori frontalieri – dichiara Marton – Il rinnovo dell’accordo amichevole permetterebbe di superare i dubbi e le perplessità manifestate dai lavoratori stessi e dai sindacati. La proroga permetterebbe di non scatenare impatti pesanti sull’economia e ripercussioni sul traffico già congestionato del nostro territorio, favorendo nel contempo la conciliazione vita-lavoro delle famiglie”.