Sciopero revocato. Al termine di una lunga giornata di confronto tra governo e categoria i benzinai hanno interrotto in serata l’agitazione e da domani saranno regolarmente aperti. Fegica e Figisc Confcommercio, le sigle sindacali finora contrarie a dimezzare di 24 ore la protesta, alla fine hanno aderito alla revoca del secondo giorno di sciopero come inizialmente proposto dalla Faib Confesercenti.
La decisione arriva dopo l’ennesimo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy. con i tecnici del dicastero. Un incontro che qualcosa ha smosso. Non grandi passi avanti, ma secondo le due sigle «insistere nel proseguire nell’azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal Governo, non ha più alcuna ragione di essere». Pertanto è arrivato lo stop alla protesta: «È ai cittadini – scrivono Fegica e Figisc in una nota – che i benzinai si rivolgono, revocando il secondo giorno di sciopero già proclamato, eliminando ogni possibile ulteriore disagio, a questo punto del tutto inutile».
Dunque già dalla serata su strade e autostrade tornano operativi tutti gli impianti, inclusi i self service. E domani sarà tutto regolare.
Gli incontri di questi giorni segnano comunque un passaggio per la categoria. Al centro delle valutazioni ancora una volta il decreto carburanti. «Il confronto – spiegano le tre sigle – ora si sposta in Parlamento». I rappresentanti sindacali hanno depositato le richieste incontrando tutti i gruppi parlamentari. Si apre anche un tavolo permanente nel tentativo di risolvere le criticità esposte dalla categoria. Una nuova riunione convocata al ministero è prevista l’8 febbraio.
Intanto nel Comasco oggi l’adesione è stata molto alta. «Erano aperti praticamente solo i precettati e questo dimostra la nostra compattezza». Ha spiegato Daniela Maroni, presidente dei benzinai comaschi per la Confcommercio. «Persistono le criticità ma si spera di poter lavorare insieme per costruire il futuro del settore». ha concluso.