Minori stranieri non accompagnati. A Como è sempre più complesso garantire aiuto e assistenza. Le presenze sono in aumento, gli spazi scarseggiano. “Non stiamo solo discutendo della questione ma stiamo da tempo svolgendo delle attività affiancandoci al comune titolare della protezione” ha rassicurato il prefetto di Como Andrea Polichetti. “Anche qui, purtroppo, scontiamo la vicinanza con la Svizzera” ha detto “e quindi come provincia frontaliera (rispetto ad altre province) abbiamo numeri più alti. Stiamo cercando di trovare delle vie d’uscita per alleggerire la presenza e garantire loro l’accoglienza qualificata che la legge prevede”.
“Come servizi sociali stiamo mettendo in campo tutte le risorse” aveva spiegato l’assessore e vicesindaco del Comune di Como Nicoletta Roperto. L’amministrazione collabora infatti con la rete del terzo settore e con le parrocchie, in prima fila quella di Rebbio che al momento ne conta circa una quarantina. Reperire luoghi per la prima accoglienza (e che siano anche punti di riferimento prima dello spostamento nelle comunità) non è semplice. A fine 2022, proprio per rispondere a questa difficoltà, Palazzo Cernezzi ha pubblicato l’avviso per ampliare l’offerta, ma serve ancora più collaborazione ha spiegato il prefetto. “Sarebbe auspicabile la collaborazione anche degli altri comuni della provincia ed è probabilmente quello che chiederò agli altri comuni nei prossimi giorni” ha detto ancora Polichetti.