(ANSA) – BRUXELLES, 19 GEN – L’Ungheria torna ad attaccare la decisione dell’Ue di congelare i fondi Erasmus e Horizon destinati ad alcune università ‘privatizzate’ ungheresi, accusando Bruxelles di applicare doppi standard. "In Ue è prassi normale che politici, ministri e persino membri del Parlamento europeo siedano nei consigli di sorveglianza e nei cda degli istituti di istruzione superiore", si legge in una nota del governo magiaro, che sottolinea come al contrario "la Commissione europea stia puntando il dito contro la stessa pratica in relazione alle università ungheresi gestite da fondazioni" con il risultato di penalizzare "i giovani ungheresi, negando loro potenzialmente l’opportunità di partecipare al programma Erasmus". "Mentre i leader della Commissione europea come Mariya Gabriel (commissaria alla Cultura) ed Eric Mamer (portavoce dell’esecutivo comunitario) negano le accuse di usare i fondi Erasmus come un bastone contro il governo ungherese, le argomentazioni sul ‘conflitto di interesse’ non possono essere prese sul serio" si legge ancora nella nota, in cui vengono menzionati una serie di esponenti tedeschi e austriaci che ricoprono incarichi accademici, pur ricoprendo ruoli politici. La settimana prossima i ministri ungherese per la Giustizia, Judit Varga, e per lo Sviluppo regionale, Tibor Navracsics, saranno a Bruxelles per incontrare i commissari alla Cultura, Mariya Gabriel, e al Bilancio, Johannes Hanh, per proseguire i colloqui sulle misure che Budapest dovrà attuare per poter avere accesso ai fondi europei di coesione e a quelli per la ripresa. Secondo quanto si apprende, al centro dei colloqui vi sarà anche la questione dello stop ai finanziamenti Erasmus e Horizon diretti a università privatizzate in forma di fondi fiduciari di interesse pubblico. In particolare, Bruxelles contesta la nuova normativa introdotta dall’Ungheria lo scorso novembre, che essenzialmente facilita il coinvolgimento di dirigenti politici di alto livello nei cda di fondi di interesse pubblico. (ANSA).