A Como non esiste un aeroporto. Non ancora, almeno. Perché a breve potrebbe nascere qualcosa di simile: un “vertiporto”, per la precisione.
Sono piste e strutture nelle quali decollano gli aerotaxi elettrici, i cui primi prototipi assomigliano a piccoli elicotteri: navette che, in pochi minuti, collegherebbero il lago di Como principalmente con Milano e gli aeroporti, a prezzi tutto sommato contenuti.
La notizia viene rilanciata dal Corriere della Sera, che riporta le parole in commissione Bilancio e Mobilità di Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, la società che controlla gli aeroporto milanesi.
Nel 2024 dovrebbero partire i lavori per costruire due vertiporti, uno a City Life e uno a Porta Romana, con l’obiettivo di lanciare i primi voli in occasione dei giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Il tema è stato analizzato dal Politecnico di Milano per conto di Sea. L’università ha individuato 17 possibili aree in Lombardia dove costruire i vertiporti: oltre ai due di Malpensa e Linate, se ne ipotizzano nove in ambito urbano e 6 nel resto della regione.
Como viene citato dal numero uno di Sea: “I capoluoghi di provincia sono da considerare tutti sede di un vertiporto, come è immaginabile un’altra struttura sul lago di Como, per il segmento turistico che sbarca negli scali lombardi”.
Infine, i prezzi ipotizzati. Non popolari, ma nemmeno inarrivabili. Paragonabili, per fare un esempio, alle tariffe di un ncc. Da Malpensa a Milano 120 euro a testa per due persone. Prezzi che potrebbero scendere a 80 euro a testa quando l’aerotaxi potrà portare più persone.
Come detto, tariffe non certo basse, ma sicuramente in linea con la disponibilità economica di buona parte del turismo lariano.