Nel Duomo di Como oggi la messa di ringraziamento per la canonizzazione di San Giovanni Battista Scalabrini. La celebrazione presieduta dal cardinale Oscar Cantoni. L’omelia tenuta da padre Graziano Battistella, postulatore generale della causa di canonizzazione. Presenti il sindaco di Como e di Fino Mornasco rispettivamente Alessandro Rapinese e Roberto Fornasiero. Oltre ad altre autorità civili e militari.
Le parole di padre Battistella
Nell’omelia padre Battistella ha ricordato la figura e il lavoro di Scalabrini. “Conosciuto nei libri di storia come un protagonista del suo tempo, coraggioso fautore della conciliazione tra stato e Chiesa”. Ha detto. “Conosciuto nel mondo ecclesiale come promotore dell’educazione cristiana, apostolo del catechismo. Conosciuto da molti, in particolare dai suoi missionari e missionarie, come il padre dei migranti. Ma il Signore ha detto: è troppo poco. Scalabrini era già beato. Papa Francesco ha detto: è troppo poco, e l’ha proclamato santo”. E poi ancora: “La proclamazione di un santo è un atto solenne della Chiesa compiuto soprattutto per additare ai fedeli un modo di vivere la vita cristiana, un esempio che anch’essi possono seguire”.
Nel ripercorrere i tratti della personalità del nuovo santo, uomo di Dio ma anche uomo del suo tempo, l’impegno nella società, padre Battistella ha ricordato il suo essere vicino ai migranti. “Scalabrini vide i migranti del suo tempo, come tanti altri del suo tempo, ma non restò indifferente, si commosse. La commozione non rimase sterile ma si rivolse alla società e al governo, divenne legge e divenne istituzioni, divenne una associazione laicale per la protezione nei porti di imbarco e sbarco e due congregazioni religiose per camminare a fianco dei migranti e sostenerli nella loro speranza e nella loro fede. Soprattutto, la commozione di Scalabrini diventò visione del futuro e della missione della Chiesa”. Quindi nel finale: “Nella cura ai migranti, ha allargato il suo cuore di pastore ‘fino all’estremità della terra’”.
Il percorso verso la canonizzazione
Proclamato santo domenica 9 ottobre 2022, in piazza san Pietro. Giovanni Battista Scalabrini, nativo di Fino Mornasco, sacerdote della diocesi di Como, rettore del Seminario minore, parroco e poi Vescovo di Piacenza. E’ il fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo, della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane e ispiratore delle Missionarie Secolari Scalabriniane. Definito come padre di tutti i migranti e apostolo del catechismo. La sua canonizzazione è stata annunciata il 21 maggio 2022. Proclamato beato da papa san Giovanni Paolo II nel novembre 1997 (per la guarigione scientificamente inspiegabile di una religiosa scalabriniana). Per il riconoscimento della santità non è stato necessario un secondo miracolo, perché – come spiegato dallo stesso papa Francesco – «l’onda di ammirazione e devozione per monsignor Scalabrini è tale, in tutto il mondo, da essere già universalmente riconosciuto quale patrono dei migranti». La data della canonizzazione è stata resa nota al termine del Concistoro del 27 agosto 2022, lo stesso nel corso del quale è stato creato cardinale il Vescovo di Como, Oscar Cantoni.
Prima della messa la conferenza di monsignor Xeres
Prima della messa, dalle 15.30, monsignor Saverio Xeres, storico della Chiesa, ha proposto una riflessione a partire dalle conferenze che monsignor Scalabrini tenne proprio nel Duomo di Como e a partire dalle indicazioni del Concilio Vaticano I, sulla sua idea e concezione di Chiesa.