Una settimana di sciopero per i lavoratori della Nonwovens di Mozzate. Ad annunciarlo i sindacati di categoria della Cisl, della Cgil e i Cobas che in una nota hanno riepilogato quanto accaduto nei giorni scorsi a partire dalla decisione di chiudere lo stabilimento e spiegato le motivazioni alla base dello sciopero.
Dopo la “Comunicazione del 10 gennaio da parte della società Mozzate Nonwovens Srl, dove veniva annunciata la chiusura – si legge nel comunicato diffuso – e in seguito all’incontro del 12 Gennaio scorso nella sede di Confindustria Como, durante il quale abbiamo appreso le ragioni di tale decisione e ribadito la nostra contrarietà invitando la direzione aziendale a rivedere e ridiscutere tale posizione che per noi e per i dipendenti resta inaccettabile. A seguito dello stato di agitazione indetto già il 10 gennaio, proclamiamo – scrivono i sindacati – lo sciopero per tutti i lavoratori e le lavoratrici del sito di Mozzate a partire dall’inizio del primo turno di lavoro di lunedì16 gennaio e fino al 22 gennaio compreso”.
Il gruppo finlandese Suominen ha annunciato la decisione di interrompere la produzione nello stabilimento tessile comasco pochi giorni fa. Sono 92 i posti di lavoro a rischio e nel confronto di giovedì mattina in Confindustria a Como l’azienda non ha chiarito quale sia il numero degli esuberi previsti. Entro le prossime due settimane, la società dovrà formalizzare la procedura di licenziamento collettivo. Intanto i sindacati hanno avanzato alcune richieste attendono risposte.
La fabbrica di Mozzate è specializzata nella produzione e vendita di rotoli di tessuto non tessuto per la realizzazione di salviette. Secondo quanto pianificato, la produzione dovrebbe essere interrotta tra aprile e giugno di quest’anno. Resta da chiarire se l’intenzione dell’azienda sia lo stop totale dello stabilimento o se proseguiranno le attività amministrative e commerciali.