(ANSA) – TUNISI, 14 GEN – Nel 12/mo anniversario della cacciata del dittatore Ben Alì, migliaia di persone hanno manifestato a Tunisi contro la concentrazione del potere nelle mani del presidente Kais Saied, in un paese attraversato da una grave crisi economica e con frequenti mancanze di alcuni prodotti alimentari di base nei negozi. Diverse le anime della protesta sull’Avenue Bourguiba, quella del Fronte di salvezza nazionale, coalizione di opposizione della quale fa parte l’islamico Ennhadha, che ha denunciato fin dal principio il "colpo di stato" di Saied del 25 luglio 2021, i cinque partiti politici social democratici (Al-Qotb, Partito dei Lavoratori, Al-Joumhouri, Ettakatol, Corrente Democratica), insieme al Forum nazionale per la difesa della Diritti e Democrazia. E ancora, in periferia, il Partito Destouriano Libero, conservatore laico, guidato dalla "pasionaria" Abir Moussi, alla quale è stato impedito di marciare verso il palazzo di Cartagine, come annunciato alla vigilia e, per finire, il partito dei lavoratori tunisini. Altre proteste sono andate in scena davanti alla sede del sindacato dei giornalisti per manifestare contro il severo decreto legge 54 "anti fake news" e in favore della libertà di stampa. Formazioni diverse accomunate però dalla contrarietà al progetto del presidente Saied, del quale chiedono le dimissioni e che proprio ieri invece si è concesso un bagno di folla nella Medina di Tunisi dove ha incontrato i cittadini e i negozianti per ascoltare i loro problemi. Molti manifestanti hanno affermato di essere scesi in strada oggi anche per protestare contro il deterioramento delle loro condizioni economiche. (ANSA).