Processo paratie, la sentenza di secondo grado cancella di fatto tutti i presunti reati legati al cantiere delle barriere antiesondazione di Como. La Corte d’Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati per le accuse di irregolarità nella gestione dei lavori della maxi opera, ad oggi non ancora conclusa dopo 15 anni dall’apertura del cantiere.
In gran parte rivista la sentenza pronunciata il 16 gennaio 2019 in Tribunale a Como. Delle sette persone condannate in primo grado, solo due sono state condannate anche in secondo grado ma con pene ridimensionate – 6 mesi ciascuno – e non per le accuse legate al cantiere infinito del lungolago.
Tutte cancellate invece, in parte per prescrizione e in parte “perché il fatto non sussiste” le accuse legate alle paratie. Assolti l’ex sindaco Mario Lucini e gli ex dirigenti comunali Antonella Petrocelli, Antonio Ferro, Antonietta Marciano e Antonio Viola. Per il capitolo paratie assoluzione anche per Pietro Gilardoni. Quest’ultimo, a sua volta ex dirigente comunale e l’imprenditore Giovanni Foti sono stati invece condannati a 6 mesi per accuse di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito di un appalto del Comune per lavori pubblici non collegati alle paratie. Le motivazioni della sentenza saranno depositate dalla Corte d’Appello entro 90 giorni.
L’indagine
L’avvio della maxi inchiesta per presunte irregolarità nel cantiere delle paratie e di altre opere pubbliche, coordinata dal pubblico ministero Pasquale Addesso, risale al 2016. Nel mese di giugno era sfociata in un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone, due dirigenti comunali, un professionista e un imprenditore.
Il primo grado
Il processo di primo grado in Corte d’Assise a Como è durato oltre un anno e mezzo. L’accusa aveva chiesto di condannare tutti i dodici imputati, con richieste complessive di condanne per oltre quarant’anni, da un massimo di 9 anni a un minimo di uno e mezzo. La sentenza in primo grado era stata invece di condanna per 7 dei dodici imputati per complessivi 11 anni e 11 mesi. Pietro Gilardoni era stato condannato a 4 anni, Antonio Viola a 2, Giovanni Foti a un anno e 8 mesi. L’ex sindaco di Como Mario Lucini era stato condannato a un anno e 6 mesi. Condanne poi Antonio Ferro, un anno e 3 mesi, Antonella Petrocelli, 6 mesi e Maria Antonietta Marciano, un anno.
La nuova sentenza
Il 17 novembre scorso, nell’udienza in Corte d’Appello, l’accusa aveva ribadito le richieste già avanzate in primo grado dal magistrato Pasquale Addesso, tornando dunque a chiedere pene più severe rispetto a quelle dei giudici di Como. La sentenza di secondo grado azzera invece la quasi totalità delle condanne. Dei 23 capi d’imputazione iniziali per dodici imputati restano due condanne a 6 mesi non legate alle paratie.