Al termine di una giornata di tensione e scontri ieri fra manifestanti antigovernativi e forze dell’ordine a Cusco, l’Ufficio del Difensore civico della città ha reso noto che un leader indigeno è morto e almeno 34 persone, fra dimostranti e agenti, sono rimaste ferite. I media peruviani ricordano oggi che dal 7 dicembre 2022, giorno in cui il Parlamento ha destituito il presidente Pedro Castillo, la mobilitazione popolare delle regioni del centro-sud peruviano contro il governo e la risposta delle forze dell’ordine hanno causato almeno 46 morti e centinaia di feriti. A Cusco ieri un corteo di molte centinaia di persone ha cercato di dirigersi verso l’aeroporto internazionale della città, trovando però una decisa opposizione da parte delle forze dell’ordine che, appoggiate da autoblindo, e utilizzando gas lacrimogeni e proiettili non letali, hanno impedito la realizzazione del progetto. Vi sono stati scontri in diversi quartieri, e nella serata di ieri il presidente della comunità di Anansaya Urinsaya Ccollana de Anta, Remo Candia Guevara, è stato colpito da un proiettile ed è deceduto dopo un intervento chirurgico in un ospedale cittadino. I manifestanti, in almeno sei regioni peruviane, reclamano lo scioglimento del Parlamento, le dimissioni della presidente Dina Boluarte e immediate elezioni generali, e non è escluso che nei prossimi giorni cercheranno di trasferire la loro protesta a Lima. (ANSA).