Stop alla produzione nello stabilimento tessile di Mozzate, 90 posti di lavoro a rischio. Il gruppo finlandese Suominen ha annunciato l’apertura di una trattativa sindacale per chiudere lo stabilimento produttivo Nonwovens, in provincia di Como. La fabbrica, specializzata nella produzione e vendita di rotoli di tessuto non tessuto per la realizzazione di salviette, conta su 92 dipendenti tra operai e impiegati.
La decisione
La decisione è stata comunicata alle rappresentanze sindacali unitarie. Secondo quanto pianificato, la produzione dovrebbe essere interrotta tra aprile e giugno di quest’anno. “Da quando l’incremento di domanda dovuto al Covid si è normalizzato, la concorrenza nel mercato delle salviette tessuto non tessuto in Europa è aumentata in modo considerevole, a causa soprattutto dell’aumento delle importazioni dalla Turchia e dalla Cina – dice Klaus Korhonen, presidente e Ceo ad inrterim del gruppo finlandese – Allo stesso tempo, i costi energetici in Italia hanno raggiunto livelli record. Lo stabilimento di Mozzate non è competitivo, e non ci aspettiamo che la sua competitività possa migliorare in maniera significativa in futuro. Nella situazione attuale siamo purtroppo giunti alla conclusione di dover considerare la chiusura della produzione di Mozzate per poter migliorare la competitività del nostro business europeo”.
I posti a rischio
I vertici del gruppo assicurano: “Faremo del nostro meglio per supportare i dipendenti coinvolti da questa procedura”. Non è ancora stato chiarito se la volontà sia di bloccare la produzione ma mantenere l’attività d’ufficio e commerciale oppure chiudere del tutto lo stabilimento comasco. Resta dunque ancora da chiarire il numero esatto dei possibili esuberi. A rischio fino a 92 posti di lavoro.
Il sindacato
“Siamo in attesa di un incontro con la società – dice Dario Cerliani, Cgil -. Non abbiamo ancora la contezza esatta di quale possa essere l’impatto dei piani dell’azienda e attendiamo il confronto. Il primo incontro potrebbe essere giovedì”.