(ANSA) – BOLOGNA, 07 GEN – Quando la compagna 28enne – con cui ha avuto una relazione dal 2015 fino all’aprile dello scorso anno – è tornata a vivere dalla madre per sfuggire alle sue prepotenze e proteggere i figli di 3 e 6 anni che non esitava a trattare male, lui, un 30enne nato a Bologna e residente nell’Appennino Bolognese, ha iniziato a perseguitare l’ex compagna, prima telefonicamente con frasi come "non portare nessun uomo nella tua nuova casa altrimenti ti ammazzo" e poi presentandosi sotto l’abitazione dove, lo scorso 27 dicembre, dopo aver preso a calci il portone d’ingresso, ha lanciato un mattone contro una finestra, frantumando il vetro. Per questi comportamenti, dietro ordinanza emessa dal Gip di Bologna, i Carabinieri della stazione di Vado hanno arrestato l’uomo e lo hanno posto ai domiciliari. I fatti che vedono indagato il 30enne – già noto alle forze dell’ordine per accuse di furto, resistenza, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, ricettazione, lesione personale, oltraggio, evasione, vilipendio, minaccia e in materia di sostanze stupefacenti – risalgono a una decina di giorni fa quando, rivolgendosi ai militari, la 28enne ha raccontato di quella relazione sentimentale chiusa, dopo 7 anni, a causa del carattere geloso, ostile, minaccioso e aggressivo del compagno che non esitava a trattare male anche i due figli piccoli della coppia. Rintracciato dagli uomini dell’Arma, al termine delle indagini e alla luce del provvedimento emesso dal Gip, il 30enne è agli arresti domiciliari. (ANSA).