(ANSA) – ROMA, 04 GEN – Il più accreditato blogger militare russo Semyon Pegov si è scagliato contro la spiegazione ufficiale di Mosca secondo cui la caserma di Makiivka, nel Donetsk, sarebbe stata attaccata a causa dell’uso diffuso di telefoni cellulari da parte dei soldati russi (contrariamente al divieto) che ha consentito all’Ucraina di "rintracciare le coordinate della posizione dei militari: questo è "un palese tentativo di diffamare e incolpare", ha detto, citato dalla Cnn. Pegov, che scrive sotto lo pseudonimo di WarGonzo ed è stato personalmente insignito dell’Ordine del Coraggio dal presidente russo Vladimir Putin al Cremlino il 20 dicembre, ha affermato che il bilancio delle vittime a Makiivka è probabilmente di gran lunga superiore agli 89 ora ufficialmente riconosciuti dalla Russia. "Il numero dei dispersi è purtroppo notevolmente più alto", ha detto, aggiungendo: "Non posso rivelare le mie fonti, ma penso che siano affidabili". Oggi Pegov ha affermato inoltre che, mentre l’uso dei telefoni cellulari in prima linea non è "ovviamente" una buona cosa, "l’attribuzione della responsabilità all’uso dei cellulari non è troppo convincente. Le coordinate trapelano e i movimenti delle truppe vengono regolarmente ‘comunicati’ ai servizi di intelligence ucraini. La rete funziona, non dorme, e non dormono nemmeno i droni ucraini che possono fornire non solo informazioni sull’accumulo di truppe, ma anche confermarlo visivamente". Secondo Pegov infine l’esercito ucraino non avrebbe utilizzato missili Himars di fabbricazione americana a meno che non fosse certo del suo obiettivo: "Questa è un’arma costosa ad alta precisione. Prima di colpire con Himars, il nemico ovviamente verifica le informazioni. L’Ucraina non spara solo per fortuna", ha affermato. (ANSA).