(ANSA) – BRASILIA, 31 DIC – Il leader progressista Luiz Inacio Lula da Silva si appresta domeani a dare il via al suo terzo mandato come presidente del Brasile, con 77 anni e diverse incognite che riguardano principalmente la governabilità e il clima politico e sociale. Domani saranno esattamente vent’anni da quando l’ex sindacalista e operaio metallurgico divenne il primo presidente di sinistra di un Paese già considerato come un gigante globale ma ancora caratterizzato da una diseguaglianza estrema. A quell’epoca la missione che si era posto Lula era quella di far sì che ogni brasiliano potesse fare colazione, pranzo e cena tutti i giorni. Oggi 33 dei 215 milioni di brasiliani versano ancora in condizioni di insicurezza alimentare e l’obiettivo di Lula rimane ancora quello di combattere la fame e la povertà. "Dobbiamo creare posti di lavoro, migliorare i salari, distribuire la ricchezza e far sì che la gente soffra meno di quello che sta soffrendo", ha detto giovedì presentando gli ultimi nomi del suo gabinetto. Da sempre caratterizzatosi per il pragmatismo, per il suo terzo mandato il segretario del Partido dos Trabalhadores (Pt) ha riunito attorno a sé una coalizione eterogenea formando un esecutivo composto da esponenti di ben 9 partiti che spaziano quasi tutto l’arco parlamentare, dalla sinistra al centro destra. (ANSA).