Asilo nido di via Longhena, il Comune di Como dà avvio alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori, senza bando, ma con procedura negoziata che prevede la scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
L’intervento ha fatto discutere nei giorni scorsi, perché l’asilo chiuderà per tre anni a partire dalla prossima estate e i bambini, come proposto dall’amministrazione comunale, dovrebbero essere trasferiti nella struttura di via Giussani.
I lavori in programma prevedono la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’asilo nido esistente e l’ampliamento della struttura con la realizzazione di un nuovo polo dell’infanzia. L’edificio, attualmente su un unico piano, sarà ampliato con la costruzione di un nuovo piano nel quale avviare una scuola materna. Si procederà anche alla riqualificazione del nido con un aumento della capienza e la realizzazione di tutte le opere esterne a servizio della struttura.
L’importo complessivo dei lavori ammonta a 5 milioni e 500mila euro, finanziati nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La somma verrà erogata sulla base dello stato di avanzamento delle opere e l’ultimo 10% al collaudo della struttura.
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra l’amministrazione e una delegazione di genitori, preoccupati per i possibili disagi in vista del trasferimento dei piccoli alunni in altre scuole cittadine.
Le famiglie hanno chiesto di spostare i bambini nella struttura Nuvoletta di via Varesina a Camerlata, chiusa da tempo. Ma, secondo il sindaco Alessandro Rapinese, le spese per la riapertura dell’edificio ad uso di pochi bambini sarebbero troppo elevate. “Abbiamo chiesto di verificare la fattibilità della proposta di spostare i bambini in via Giussani, – hanno dichiarato i genitori nei giorni scorsi – visto che non ci sono al momento dati precisi al riguardo. Avremo sicuramente un altro incontro con l’amministrazione”.