(ANSA) – ROMA, 30 DIC – Per il rabbino capo di Mosca in esilio Pinchas Goldschmidt gli ebrei dovrebbero lasciare la Russia finché possono, prima che diventino capri espiatori per le difficoltà causate dalla guerra in Ucraina. "Quando guardiamo indietro alla storia russa, ogni volta che il sistema politico era in pericolo, vedevi il governo che cercava di reindirizzare la rabbia e il malcontento delle masse verso la comunità ebraica, lo abbiamo visto in epoca zarista e alla fine del regime stalinista", ha detto al Guardian. E adesso, ha aggiunto, "stiamo assistendo a un crescente antisemitismo mentre la Russia sta tornando a un nuovo tipo di Unione Sovietica, e passo dopo passo la cortina di ferro sta scendendo di nuovo. Questo è il motivo per cui credo che l’opzione migliore per gli ebrei russi sia andarsene", ha aggiunto. Goldschmidt si è dimesso dal suo incarico e ha lasciato la Russia a luglio dopo aver rifiutato di sostenere l’invasione russa dell’Ucraina: "Sono state fatte pressioni sui leader della comunità per sostenere la guerra e io mi sono rifiutato di farlo. Mi sono dimesso perché continuare come rabbino capo di Mosca sarebbe stato un problema per la comunità a causa delle misure repressive prese contro i dissidenti", ha raccontato. E sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato: "Non so quanto si senta ebreo. Gioca la carta dell’essere ebreo per chiedere aiuto a Israele". (ANSA).