L’accordo stipulato tra Italia e Svizzera nel giugno del 2020 per garantire ai frontalieri italiani telelavoro e smartworking non sarà prorogato. La scadenza è fissata per il 1° febbraio del prossimo anno. L’intesa prevedeva una serie di misure speciali.
Oggi il Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno in Senato per stimolare il Governo sulla proroga del patto e per regolamentare definitivamente lo smart working per i frontalieri.
Raffaele Erba, consigliere regionale pentastellato, interviene sul tema: “Con il mancato rinnovo ci sarà un cambio repentino che creerà pesanti ripercussioni sul tessuto economico dei nostri territori, ma anche sulle imprese svizzere. Queste ultime, infatti, negli ultimi anni hanno riorganizzato il proprio assetto lavorativo sulla base della possibilità di ricorrere alla modalità del lavoro agile. Molte le sollecitazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni, che ci chiedono di mantenere l’attuale regolamentazione” ha aggiunto Erba.
Il consigliere regionale sottolinea poi che lo smart working ha portato ad una serie di miglioramenti per la qualità della vita dei lavoratori oltre che alla mobilità e alla sostenibilità ambientalo, con un calo delle emissioni inquinanti.