(ANSA) – LA PAZ, 29 DIC – L’arresto di ieri in Bolivia del leader dell’opposizione, l’ultraconservatore Luis Camacho, ha scatenato un’ondata di violenza e proteste nella provincia di Santa Cruz di cui lo stesso Camacho è governatore. Manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro quello che ritengono un ‘sequestro’ e, secondo quanto riportano i media locali, si sono verificati duri scontri con le forze dell’ordine. Le proteste, proseguite durante tutta la notte scorsa, sono state dirette principalmente contro la stessa polizia, con un attacco mirato a occupare direttamente il comando dipartimentale di Santa Cruz della polizia nazionale, e contro gli edifici della magistratura. Incendiata anche la casa del ministro dei Lavori pubblici, Edgar Montano, mentre gruppi di manifestanti hanno formato barricate per impedire il transito nei principali punti di accesso alla città. Camacho, secondo quanto ha confermato la stessa Procura nazionale, è stato arrestato nell’ambito del processo ‘Golpe I’, che indaga sulle vicende che portarono alle dimissioni forzate dell’ex presidente, Evo Morales, a novembre del 2019. Il governatore di Santa Cruz, è accusato di terrorismo e cospirazione per aver istigato i disordini e l’ammutinamento dei vertici delle forze armate e della polizia che derivarono poi nelle dimissioni di Morales e nell’insediamento del governo ad interim di Jeanine Anez (2019-2020). La Procura ha riferito in un comunicato che l’ordine di arresto nei confronti del governatore di Santa Cruz risale ad ottobre di quest’anno e che Camacho era al corrente delle accuse per le quali figura come imputato. "Non si tratta né di un sequestro né di una persecuzione politica", si legge nella della Procura, dove si precisa che l’ordine di arresto è stato approvato da un giudice del Tribunale penale e che sono state rispettate tutte le istanze del "dovuto processo" così come "i diritti e le garanzie costituzionali". (ANSA).