A Malpensa il tampone per chi arriva dalla Cina. “Un tampone antigenico molecolare a Malpensa per chi arriva in volo dalla Cina”. È questa la richiesta (non un obbligo) che si legge sul banner in apertura del sito dello scalo lombardo e che informa i passeggeri e gli operatori della nuova disposizione anti contagio valida fino al 30 gennaio. La Regione Lombardia dove si contano 1.274 ricoverati con sintomi ha infatti dato indicazione all’Ats Insubria, di riferimento per l’aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri e operatori provenienti dalla Cina”.
A preoccupare è infatti l’allentamento delle restrizioni nella Terra del Dragone che prevede anche lo stop alla quarantena per coronavirus in vigore dall’8 gennaio, proprio pochi giorni prima del capodanno cinese, la festa più importante dell’anno per la popolazione. Il resto del mondo ha percepito queste aperture come il possibile detonatore di un’ennesima ondata di Covid globale, con rischi anche per la diffusione di nuove varianti.
La Lombardia è stata la prima regione in Italia a richiedere il test per i passeggeri in arrivo dalla Cina e al momento si tratta di una misura di prevenzione volta soprattutto a identificare e accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico. Dal primo giorno di screening – il 26 dicembre – sono già stati eseguiti 210 tamponi e sono attesi quindi i primi risultati sul sequenziamento.
In Cina l’esplosione del numero di contagi e dei morti dall’inizio di dicembre, quando sono state abolite le rigide misure di contenimento, è difficilmente misurabile. Le autorità hanno infatti anche deciso lo stop alla diffusione dei dati, ma i numeri che circolano sono allarmanti. A fronte di una popolazione di oltre 1,4 miliardi, le notizie che filtrano parlano di oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti al giorno.