“Un tampone antigenico molecolare per chi arriva dalla Cina”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha disposto, con ordinanza, il test anti Covid obbligatorio, e il relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri e operatori in transito in Italia».
Già dal 26 dicembre – non come obbligo ma come richiesta – la direzione generale Welfare della Regione Lombardia aveva dato indicazione all’Ats Insubria di organizzare i controlli allo scalo di Malpensa. Uno scrupolo in più rivolto ai passeggeri provenienti dalla Terra del Dragone. Dal primo giorno di screening sono stati eseguiti 210 tamponi. “Una persona su due proveniente dalla Cina è risultata positiva” ha detto l’assessore Guido Bertolaso. “Abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento” – ha aggiunto – se si dovesse trattare soltanto della variante Omicron ne prenderemo atto, essendo praticamente tutti vaccinati”. Se invece, “e speriamo di no, dovessero esserci varianti diverse, magari addirittura non conosciute – ha spiegato – è chiaro che si dovrà provvedere in modo completamente diverso e saranno il ministro Schillaci e il governo che ci dovranno dare le indicazioni”.
A preoccupare è infatti l’allentamento proprio in Cina, delle restrizioni che prevede anche lo stop alla quarantena per coronavirus in vigore dall’8 gennaio, pochi giorni prima dei festeggiamenti del capodanno lunare. L’Italia ha percepito queste aperture come il possibile detonatore di un’ennesima ondata di Covid globale, con rischi specialmente per la diffusione di nuove varianti.
In Cina l’esplosione del numero di contagi e dei morti dall’inizio di dicembre, quando sono state abolite le rigide misure di contenimento, è difficilmente misurabile. Le autorità hanno infatti anche deciso lo stop alla diffusione dei dati, ma i numeri che circolano sono allarmanti. A fronte di una popolazione di oltre 1,4 miliardi, le notizie che filtrano parlano di oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti al giorno.