Il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha revocato l’incarico all’assessore all’Ambiente Ivan Matteo Lombardi. Un terremoto all’interno della giunta del capoluogo lariano a meno di sei mesi dall’insediamento dell’esecutivo di Palazzo Cernezzi.
Con un decreto sindacale pubblicato all’albo pretorio del Comune di Como, il primo cittadino ha revocato tutte le deleghe a Lombardi precisando che “tra il predetto assessore ed il Sindaco non v’è più convergenza in ordine alle modalità di perseguimento degli indirizzi di governo”.
La decisione
“Nei confronti di detto assessore è venuto meno il basilare rapporto di natura fiduciaria”, scrive ancora il sindaco di Como. Rapinese al momento gestirà direttamente le deleghe che fino alle scorse ore aveva affidato a Lombardi, ovvero Ambiente, verde, parchi e giardini, finanziamenti pubblici, comunitari, sponsorizzazioni.
La prima riunione a Palazzo Cernezzi senza l’assessore rimosso si è tenuta già nella giornata di oggi. “Considerati gli improrogabili impegni, la giunta comunale prosegue il lavoro anche in questi ultimi giorni dell’anno”, si legge in una nota inviata da Palazzo Cernezzi.
La replica
L’ormai ex assessore rimosso dal sindaco ha affidato a un lunghissimo post sui social la sua replica alla decisione del primo cittadino. “L’elemento primario che nel tempo ci ha separato è la visione di democrazia interna della lista e, in sostanza, del “modo di fare” politica – scrive Lombardi – Il sindaco reputa che per governare bene Como, non ci debba essere alcuna apertura con la minoranza e/o con chi dissente. Al contrario, penso che l’attuale amministrazione, debba in modo vigile e sui temi comuni a tutti i cittadini dialogare con la minoranza”.
Lombardi rivendica il lavoro fatto. “Da un anno ho rinunciato al mio lavoro e i settori affidatimi hanno prodotto risultati più che accettabili in soli sei mesi. Diversi progetti sono già predisposti per il 2023. Già da agosto ho chiesto al sindaco di convocare riunioni di confronto ma non sono stato ascoltato e non mi è stato concesso di spiegare le mie ragioni”.